Descrizione Sottomissione

Caro diario, sono sempre io, la tua cara onda sonora. Come sai io non sono visibile agli uomini, ma in ogni caso, faccio trasparire la mia presenza in un modo o nell'altro. Tutti mi sentono e fin dai tempi antichi mi utilizzano per cantare storie o per comunicare, e nessuno è riuscito a scappare dal mio incanto. Oggi, però, è successa una cosa strana: per la prima volta qualcuno è riuscito ad osservarmi. È stata un'esperienza spettacolare! Finalmente dopo anni a girovagare qua e là, nella speranza di qualcuno che mi vedesse, finalmente è successo. All'inizio non ci credevo, e nemmeno lo scienziato Kundt, che mi ha studiato ed è riuscito a rendermi in un qualche modo visibile, non ci credeva. È successo tutto cosí velocemente che a stento riesco a ricordare com'è successo tutto. So solo che un attimo prima ero ferma in un generatore di suono, e l'attimo dopo ero dentro a questo tubo dove, creando nodi e ventri usando la polvere all'interno del tubo, sono riuscita, per la prima volta, a rendermi visibile. Ma, ahimè, sono scomparsa poco dopo, ma so per certo che oggi, anno 1866, ho lasciato un ricordo indelebile nella storia e nel mio nuovo amico scienziato. Ma ora ti devo lasciare mio caro diario, ma ci sentiremo presto perché non vedo l'ora di raccontarti la mia prossima avventura, a presto. La tua cara onda sonora