Descrizione Sottomissione

Questa è la prima volta che ti scrivo, fino ad ora non ho mai pensato di avere un diario ma dopo decenni che vago nello spazio ho pensato che sarebbe stato bello iniziare a documentare i luoghi attraverso cui sono passato. Dunque, vengo da genitori elettrone e protone: hanno scoperto che mi avrebbero avuto quando la loro città natale ha iniziato a collassare, loro vivevano in un corpo celeste luminoso e io sono nato durante l'esplosione. Da lì io e tanti altri neutrini abbiamo iniziato a viaggiare attraverso tutto ciò che vedevamo a velocità straordinaria! Uno dei primi luoghi in cui siamo passati era un corpo celeste blu con chiazze gialline e marroni, me lo ricordo bene perché, quando l'ho attraversato sono finito in una struttura strana, a cilindro, ricoperta di pallini gialli e piena di liquido. Sembrava una gabbia enorme. Eravamo in pochi lì dentro ma non soli: c'erano altre particelle, diverse da noi. Luminose e bianche, sembrava che fossero lì già da un bel po' e quando ne ho incrociata una ha incominciato a brillare ancora di più; ho allungato la mano ma a malapena sono riuscito a sfiorarla, doveva essere speciale perché in quel momento qualcosa era uscito da noi ed era volata via velocissimo, emanando un lampo di luce verso le pareti gialle. Poi ho ripreso il mio viaggio, ma ancora oggi ripenso a quella particella e a quel momento flebile chiedendomi a cosa servisse quel posto, chi fosse lei e perché sembrava neccessario quell'incontro.