Studente: Gioele Cinquepalmi
Scuola: LICEO "DE NITTIS-PASCALI" | LICEO "DE NITTIS-PASCALI"
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Caro diario Oggi è stato un giorno come tanti. Mi sono formata sul vetro della finestra, lì, come un’ospite silenziosa, invisibile a molti. All'inizio ero solo un’impercettibile presenza, un po’ di umidità che si condensava nel silenzio del mattino. Poi, piano piano, ho preso forma, piccola ma perfetta, riflettendo la luce che filtrava dalle tende. Mi sono sentita così viva, come se fossi il cuore pulsante di quel piccolo angolo di mondo. La giornata è passata lentamente. Ho visto il mondo dall’alto, visto gli altri correre, parlare, vivere, senza accorgersi di me. A volte tremavo, incerta su dove andare, ma restavo lì, appoggiata al vetro, come un pensiero che non riesce a decidersi. Il vento entrava, scuoteva la mia superficie, facendomi oscillare. Per un attimo pensavo che avrei potuto rimanere per sempre lì, ma poi è arrivato il momento. Ho sentito la gravità, quella forza misteriosa, chiamarmi. Ho cominciato a scivolare, lentamente, lungo il vetro. È stato un viaggio rapido, eppure pieno di significato. In un attimo ero già finita, perdendomi nell’aria, invisibile, ma libera.