Studente: Kethrine Naddeo
Scuola: L.CL.A.DIAZ -OTTAVIANO- | L.CL.A.DIAZ -OTTAVIANO-
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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12 marzo 2025 Mi chiamo Celly e sono una cellula cardiaca. Da quando sono nata, il mio destino è stato chiaro: battere, contrarmi, rilassarmi, ancora e ancora. Sono una tra milioni, eppure il cuore non batterebbe senza di noi. Oggi, però, è successo qualcosa di strano. Un segnale improvviso, più forte del solito, ha attraversato il tessuto. Per un attimo, il ritmo perfetto si è spezzato. Ho sentito le mie compagne agitarsi. “Un’aritmia?” “Un infarto?” “Dobbiamo resistere!” L’onda anomala è passata, ma il timore è rimasto. Da tempo avvertiamo segnali di stress: tossine, zuccheri in eccesso, impulsi irregolari. Il corpo che serviamo ci ascolta davvero? O ci dà per scontate, finché qualcosa non va storto? Noi cellule siamo invisibili, eppure instancabili. Siamo nate per un compito che ci consuma, ma lo svolgiamo senza sosta, giorno e notte, senza mai chiedere nulla in cambio. E quando, un giorno, smetteremo di battere, il cuore si fermerà con noi. Ma non oggi. Oggi battiamo ancora.