Studente: Federico Stella
Scuola: VITO VOLTERRA | VITO VOLTERRA
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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L’ho visto. Lassù, in questo denso mare nero puntellato qua e là da flebili barbagli di luce, è lui. L’incontro è imminente, pochi secondi all’impatto; sento venir meno quella spinta fatale che mi ha trascinato fin qui. Volge al termine questo mesto peregrinare, si conclude un’esistenza resa vana dalla nostra lontananza. Vieni, raggiungimi, inondami del tuo dolce profumo di morte, fammi sentire il tuo insaziabile sospiro mentre l’amore ci conduce nell’abisso che ci aspetta! Mia salvezza, mia condanna: poni fine a questa triste vita di solitudine! Ti ho cercato tra gli sfolgoranti incendi che lacerano questo cielo cupo, ho sentito la tua voce echeggiare nel lento orizzonte che ci separa dall’oblio; ho seguito le tue orme alla ricerca d’un bagliore, d’una immagine sbiadita del tuo fuggevole passaggio. È in questa ricerca disperata che ho cercato il senso del mio gravoso incedere! Ma ora ti ho trovato, il tempo si ferma per donarci pochi istanti d’ebbrezza che dureranno all’infinito. I violini dell’abisso suonano la loro funerea melodia e noi iniziamo a vorticare, l’uno attorno all’altro, balliamo il nostro valzer per l’ultima volta, sempre più rapidi, sempre più vicini, abbandonati in questo precipizio senza fondo mentre la velocità sancisce il nostro matrimonio di dolore, il nostro amorevole suicidio: una lunga vita di miseria, con lei pago quest’intero attimo di beatitudine! Ecco, due fotoni si dipartono dal vortice, e resta per sempre muta la nostra caduca felicità.