Studente: Ludovica Zaini
Scuola: LICEO ENRICO FERMI | LICEO ENRICO FERMI
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Caro Diario, Questa mattina ero in ricognizione per gli innumerevoli vasi sanguigni, a controllare che tutto fosse nella norma. Improvvisamente però alcuni miei compagni rilevarono una presenza estranea, inquietante. Era uno di loro. Lo sguardo famelico e i denti affilati. Iniziammo così a chiamare i rinforzi. Era necessario essere rapidi, lucidi, prima che la situazione degenerasse. Nel mentre, tossine avevano cominciato a dilagare ovunque. Dal sangue ai tessuti. Dovevamo muoverci. I miei colleghi sfrecciavano caoticamente, cercando di immobilizzare l’agente patogeno. Ben presto ci riuscirono e lo distrussero per fagocitosi. Sembrava che la faccenda fosse stata risolta, e così ognuno di noi iniziò a proseguire per la priopria strada. Notammo però qualcosa di anomalo. Le tossine infatti continuavano ad aumentare in numero, ma com’era possibile? Il nemico era stato annientato. Così scoprimmo che non era venuto da solo, ma aveva portato con sè un vero e proprio esercito. La situazione era diventata estremamente critica: i patogeni erano riusciti a danneggiare alcuni tessuti. Dovevamo attuare immediatamente il piano B. Alcuni soldati, specializzati in questo campo, riuscirono a dilatare i capillari e la loro permeabilità. Questo permise a me e ai miei compagni di raggiungere i tessuti lesionati da quei perfidi esseri. Grazie ad una manovra studiata alla perfezione, riuscimmo a circondarli ed eliminarli senza alcuna pietà, lasciandoli senza vita sul campo di battaglia.