Descrizione Sottomissione

Caro Diario, oggi ti devo proprio raccontare una cosa. Oggi finalmente sono nata. All’inizio, in verità, ero solo un’idea, un qualcosa senza forma, poi però, qualcosa si è mosso nell’aria, le corde di una chitarra hanno vibrato, qualcosa ha prodotto un forte rumore e io sono nata: un’onda sonora. Una vibrazione che trasporta energia, ma non materia. Ho iniziato a spargermi dappertutto, tra l’aria e tra particelle invisibili che al mio passaggio tremavano. Rimbalzavo su tutte le superfici che trovavo, andavo velocissima e sentivo di non pesare nulla, fino a quando sono entrata in un orecchio, dove ho messo in vibrazione il timpano e innescato il processo uditivo che è arrivato al cervello. Ero convinta di poter piacere alla gente, ma nel momento in cui questo segnale è arrivato al cervello, ho visto quell’uomo tapparsi subito le orecchie e stringere i denti: sembrava che gli provocassi tanto fastidio. Cosa c’era che non andasse? Ero troppo forte forse? O troppo acuta? Ormai non importava più, la mia presenza si era fatta sentire. Dopo poco, però, sono svanita, mi sono dissolta nel nulla. Non sono stata apprezzata, ma almeno sono stata consapevole di essere esistita, anche solo per un’istante. Spero tanto, la prossima volta, di suonare più dolcemente e che qualcuno possa ascoltarmi con piacere. Non vedo l’ora che arrivi domani!