Studente: Aurora Meoli
Scuola: LICEO XXV APRILE | XXV APRILE
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Oggi è stato un giorno interessante. Non che io abbia una vera concezione di giorno o notte – per me, tutto è un continuo mutare, un gioco di entrate e uscite dal corpo umano. Sono un virus, invisibile a occhio nudo, eppure so di essere sempre presente. Oggi sono entrato nel corpo di un essere umano. Nascosto tra una goccia di saliva, ho trovato la mia strada attraverso un piccolo starnuto. Il mio viaggio è rapido, senza pietà. La gente non mi vede, non sa nemmeno che esisto, eppure sono lì, pronto a replicarmi e diffondermi. Arrivo in una cellula, mi annego dentro, imposto il mio piano: prendo il controllo, costringendo la macchina biologica a creare nuove copie di me stesso. La cellula inizia a produrmi, senza nemmeno rendersene conto, mentre il corpo reagisce, cercando di combattermi, di distruggermi. È una guerra invisibile. Mi moltiplico, mi diffondo, eppure la mia esistenza è fatta di fugacità. Quando il corpo reagisce, quando l’immunità si fa sentire, sono costretto a nascondermi, a scivolare via, per poi tornare più forte, invisibile, pronto a colpire di nuovo. La mia vita è un ciclo senza fine, ma senza di me, la natura non sarebbe la stessa. Eppure, ogni giorno, qualcuno lotta contro di me. E io? Io resisto, invisibile, in attesa di un’altra opportunità.