Studente: Saverio Mariani
Scuola: I.I.S. "SANSI-LEONARDI-VOLTA" | "A.VOLTA"
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Caro diario, sono una cellula epiteliale del tratto respiratorio, e oggi è stata una giornata da incubo. Il mio compito è semplice: proteggere e filtrare, lasciando passare l'ossigeno e trattenendo le impurità. Ogni giorno affronto polveri e batteri, ma oggi... oggi è stato diverso. Tutto è iniziato con un brivido strano. All'inizio pensavo fosse solo una normale aggressione da parte di qualche agente esterno, ma poi ho sentito qualcosa insinuarsi nella mia membrana. Era un virus. Subdolo, veloce, inarrestabile. Si è agganciato a me con le sue proteine e in un attimo ha ingannato i miei recettori. Non ho potuto fare nulla mentre iniettava il suo materiale genetico dentro di me. Il mio interno è stato preso d'assalto. Le mie strutture hanno smesso di obbedire alle mie direttive e hanno iniziato a lavorare per lui. Ribosomi, mitocondri, reticolo endoplasmatico: tutto il mio sistema si è trasformato in una fabbrica di virus. Cercavo di resistere, di inviare segnali di allarme al sistema immunitario, ma mi sentivo sempre più debole. Ogni secondo che passava vedevo copie del nemico moltiplicarsi dentro di me. Poi, un lampo di speranza. Un linfocita killer ha riconosciuto la mia sofferenza e si è avvicinato. Sapevo cosa significava: la mia fine. Ma non c'era altra soluzione. Se volevo proteggere l'organismo, dovevo essere eliminata. Un ultimo sussulto, poi il buio. Addio, caro diario. Ho fatto il mio dovere.