Studente: Roberta Vadalà
Scuola: L.C"V.EMANUELE II-GARIBALDI" NAPOLI- | L.C"V.EMANUELE II-GARIBALDI" NAPOLI-
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
No image available
No Video available
Sono un protone. Una particella carica positivamente, ma ciò che mi definisce non è solo la mia carica, bensì la mia costante interazione con tutto ciò che mi circonda. Sono attratto, continuamente, da tutto ciò che è negativo. Il mio essere è una ricerca incessante di equilibrio, una danza con l'elettrone che mi sfugge, una tensione che non si placa mai. Ma nonostante la mia energia, non trovo mai un vero riposo. Non sono un'entità isolata, ma una forza in movimento, sempre alla ricerca di qualcosa, di qualcuno con cui entrare in relazione. Mi trovo nel nucleo, in mezzo a una moltitudine di altre particelle. Ogni mio movimento è una risposta a una forza, a un'energia che non posso sfuggire. Sono attratto dalla gravità dell'elettrone che mi ruota attorno, ma non posso avvicinarmi troppo. La mia carica è una condanna e una benedizione allo stesso tempo, un destino che mi lega al nucleo e mi impedisce di allontanarmi troppo. Sono attratto dall'energia che mi circonda, ma il mio legame con l'atomo mi impedisce di esistere lontano da esso. La mia esistenza è un costante abbraccio con la realtà che mi definisce, eppure, anche in questo, non trovo mai una fine. Sono intrappolato in un circolo senza fine, un ciclo che mi tiene legato e non mi lascia respirare. Eppure, non sono mai solo. La mia esistenza è piena di interazioni, di forze che mi attraversano. Esisto in un mondo così piccolo che nemmeno l'occhio umano può percepire la mia presenza, sono invisibile.