Studente: Ilaria Cova
Scuola: I.I.S. JEAN MONNET | I.T.I.S. MAGISTRI CUMACINI - MARIANO C.
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Oggi è stato un altro giorno in cui mi sono sentita… usata. Mi chiamo Emoglobina, e la mia vita è fatta di legami, ma anche di distacchi, altrettanto inevitabili. Non ho un attimo di pace, ho la sensazione di essere sempre in viaggio, senza mai fermarmi. Stamattina, come sempre, mi sono trovata nel sangue. E poi l’ho sentito, quel richiamo. L’ossigeno. Con urgenza, si è avvicinato a me, pronto a legarsi. Ogni legame è un po’ come una promessa: lo prendo, lo porto con me e lo trasporto per un po’. Eppure, quando arriva il momento di lasciarlo andare… non posso fare a meno di sentirmi sola. Durante la giornata ho fatto il mio lavoro: ogni volta che l’ossigeno si è avvicinato, l’ho accolto con entusiasmo. Ogni legame è stato un piccolo trionfo. L’ossigeno mi rende indispensabile, mi rende utile. Mi fa sentire come se avessi una vera missione. Eppure, ad ogni tessuto che raggiungo, arriva il momento in cui devo lasciarlo andare. Ogni volta che si stacca da me, un peso mi opprime. Non è un abbandono definitivo, è solo… un altro momento di transizione. Questa sera, dopo aver rilasciato un altro atomo di ossigeno, mi trovo a riflettere. Ogni volta che mi perdo nell’abbraccio di un atomo di ossigeno, sembra che sia l’ultimo. E ogni volta che lo perdo, mi sento un po’ meno importante, come se il mio valore dipendesse solo dal mio legame con quell’elemento così essenziale. Domani riprenderò il mio viaggio, il ciclo ricomincerà, e chissà, magari mi sentirò davvero importante.