Studente: Alessandro Paudice
Scuola: ITI E. MAJORANA SOMMA VESUVIANA | ITI E. MAJORANA SOMMA VESUVIANA
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Io sono un fotone. Un’onda, una particella, un essere di pura energia. Esisto alla velocità della luce, il che significa che il tempo, per me, è un concetto inutile. Ma oggi voglio raccontare qualcosa di speciale. Mi trovavo nel cuore del Sole, nato dall’abbraccio tra protoni in una fusione nucleare infernale. Lì, tra urti e deviazioni, ho trascorso milioni di anni cercando di sfuggire dal plasma denso. Poi, finalmente, sono riuscito a emergere dalla fotosfera e… via! Mi sono lanciato nello spazio infinito. Ho attraversato il vuoto cosmico a 300.000 chilometri al secondo, senza mai rallentare, senza mai fermarmi. Ho visto mondi nascere e morire, stelle esplodere in supernovae e galassie danzare come spirali di polvere luminosa. E poi, all’improvviso, qualcosa ha interrotto il mio viaggio: un piccolo pianeta blu. L’atmosfera della Terra mi ha accolto con una carezza di gas e vapore acqueo. Ho rimbalzato tra le molecole d’aria, ho attraversato le nuvole e poi… ho colpito una foglia verde. In quel momento, sono diventato vita. Un elettrone, eccitato dalla mia energia, ha iniziato il processo della fotosintesi. Da un semplice fotone, mi sono trasformato nel battito invisibile di una foresta. Non so cosa accadrà dopo, ma non mi interessa. Io sono luce, sono energia, sono il respiro dell’universo. E continuerò a viaggiare, per sempre.