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Caro diario rieccomi, Siamo ormai in inverno, sono appena finite le vacanze di Natale che Simone ha trascorso a casa malato, per colpa mia e della mia squadra, ma ora siamo pronti ad andarcene per fargli festeggiare almeno il Capodanno. Prepariamo le valigie e aspettiamo l’ultimo starnuto della giornata, che ci trascina fuori. La prossima vittima si chiama Laura, diciassette anni. Ci aveva ospitati l’anno scorso, ma anche quest’anno non fa l’antinfluenzale e noi ne approfittiamo. Ci agganciamo alla mucosa del suo naso e inizia la nostra nuova avventura. Superiamo le prime sfide: muco e ciglia nasali. Non tutti ce la fanno, ma quando arriviamo alle cellule, cominciamo a riprodurci attraverso la “replicazione virale”. La cellula diviene la mia fabbrica. Riesco ad infettare più cellule possibili e si presentano i primi sintomi: tosse e raffreddore. La nostra pacchia non dura tanto, una squadra di globuli bianchi arriva pronta a difendere il corpo ormai infettato. Riuscirò a sopravvivere? Febbre e anticorpi mi danno la caccia, le cellule infette vengono distrutte. Alcuni di noi scappano con uno starnuto, pronti a infettare nuovi corpi, ma per me… è la fine: sono stato sconfitto. O forse no? Un nuovo starnuto arriva e riesco ad evadere. Purtroppo ho dimenticato la mia valigia, ma finalmente all’aria aperta, riconosco la mia squadra che mi corre incontro. Siamo tutti pronti per la prossima avventura che verrà. Pronti ad evadere come dei fuorilegge a piede libero!