Studente: Gennaro Castiglia
Scuola: LICEO STATALE "ETTORE MAJORANA" | L.SC.E.MAJORANA-POZZUOLI-
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Oggi la mia avventura ha avuto inizio. Una bocca mi ha accolto con calore, e in un attimo sono scivolata giù, avvolta dal buio dello stomaco. Qui, tra pareti pulsanti e suoni ovattati, mi ritrovo immersa in un ambiente turbolento, dove acidi e enzimi lavorano incessantemente per dissolvere e trasformare ciò che è stato ingerito. È un mondo in continuo fermento, dove ogni particella sembra avere un compito preciso. Ma la mia destinazione è altrove. Dopo qualche minuto, un richiamo invisibile mi guida nell’intestino tenue, un labirinto ricco di villi microscopici che sembrano braccia tese, pronte ad accogliermi. Queste delicate strutture mi assorbono e mi immettono nel sangue, un fiume inarrestabile che scorre con energia. Mi unisco a minerali, vitamine e ossigeno, e insieme intraprendiamo un viaggio attraverso vasi intricati e arterie pulsanti, sostenuti dal battito ritmico del cuore. Il percorso è tortuoso, ma affascinante. Alla fine raggiungo la mia meta: una cellula muscolare stanca, in cerca di sollievo. Penetro al suo interno, contribuendo alle reazioni chimiche che le restituiscono energia. Per un istante, mi sento indispensabile. Ma il mio tempo è breve. Rilasciata, ritorno nel flusso sanguigno e approdo ai reni, che con precisione magistrale mi filtrano e mi indirizzano alla vescica. Qui attendo, riflettendo sul mio viaggio, sapendo che presto tornerò nel mondo esterno. L’acqua, come la vita, non si ferma mai. Ogni goccia è parte di un ciclo eterno.