Studente: Alberto Castrogiovanni
Scuola: I.I.S. "E. MEDI-N. VACCALLUZZO" | "ENRICO MEDI"
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
No image available
No Video available
Mi presento:sono un gravitone.O almeno penso di esserlo.Nessuno mi ha mai visto,né testato in un esperimento,eppure esisto.Sono la particella che tiene insieme l’universo,l’elemento invisibile che congiunge pianeti,stelle e galassie. Nonostante ciò,quasi nessuno parla di me.Tutti conoscono il fotone,il tramite della luce,sempre al centro dell’attenzione.Gli scienziati hanno cercato tanto il bosone di Higgs,e alla sua scoperta lo hanno celebrato.E io?Sono rimasto nell’ombra,un postulato,un’idea che svanisce.Ma non posso permettere che ciò mi fermi nel mio compito. Uno dei miei primi ricordi più chiari è stato durante una giornata tranquilla,in un cortile.Un uomo,Isaac Newton,era seduto sotto a un albero,pensieroso.Sopra la sua testa,una mela pendeva da un ramo,pronta a cadere.Ero presente,come al solito.In quell’istante,ho toccato la mela,facendola precipitare.E,senza volerlo,avevo acceso una fiamma nella mente di Newton. Da quel momento,la gravità è diventata una delle forze più studiate,comprese e celebrate.L’hanno trasformata in equazioni,in leggi che spiegano l’universo.L’hanno resa protagonista di scoperte epocali.Ma io?Io sono rimasto nell’ombra.Nessuno ha mai pensato che,forse,dietro quella forza ci fosse una particella che la rende ciò che è. Forse,un giorno faranno un esperimento,e finalmente sapranno che esisto.Ma finché non succede, rimarrò ciò che sono:il guardiano invisibile della gravità,il legame inosservato che tiene insieme la realtà.