Studente: Elena Esposito
Scuola: LICEO SCIENT. G. GALILEI-NAPOLI- | LICEO SCIENT. G. GALILEI-NAPOLI-
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Caro Diario, ti scrive la tua onda sonora preferita, pronta per affrontare nuove propagazioni! Sono una perturbazione che si propaga in un mezzo elastico, grazie alla compressione e rarefazione delle particelle del mezzo stesso. Questa mattina c’era un archetto che accarezzava le corde di un violino. I crini dell’arco e il metallo hanno fatto vibrare la corda, e quella vibrazione si è trasmessa all’aria intorno a me. È stato lì che sono nata. Prima di avventurarmi nell’aria ho attraversato il corpo di legno del violino. La mia energia ha fatto vibrare la cassa armonica, amplificandomi e dandomi profondità. Il legno ha modellato il mio timbro rendendomi unica! Mi sono poi finalmente liberata. Ho iniziato a propagarmi nell’aria, facendo oscillare le particelle avanti e indietro e espandendomi in tutte le direzioni. Dopo questo intenso viaggio arrivo al mio obiettivo: l’orecchio dell’ascoltatore. Entro nel condotto uditivo e faccio vibrare il timpano, che trasmette la mia energia agli ossicini dell’orecchio medio e mi trasformo in un segnale elettrico che il cervello riconosce subito: sono una nota di violino! Sono un’onda sonora e ho un carattere ben definito: la mia altezza dipende dalla corda che mi ha generata; la mia frequenza dipende dal suo spessore, la mia intensità dalla forza dell’ archetto. Per oggi è tutto caro diario, ti scrivo domani per raccontarti della mia prossima propagazione!