Descrizione Sottomissione

Oggi sono nato. Inizialmente ero solamente un sussurro. Successivamente nel silenzio dell’alba, mi sono infilato tra le foglie mosse dal vento, sono entrato in una finestra e ne ho accarezzato le tende . Nessuno si è accorto di me, ma io ero lì, leggero come un respiro ma comunque invisibile agli occhi. Poi ho preso coraggio. Mi sono trasformato nel rumore delle chiavi che girano nella serratura, nello sbadiglio degli uomini che si risvegliano, nell’appoggiare una tazza su un tavolo. Ho riso con i bambini nei cortili, mi sono arrabbiato con i clacson nel traffico, mi sono insinuato nelle corde di uno strumento musicale. A mezzogiorno ero ovunque. Ero la potente voce di un venditore al mercato, lo scorrere dell’acqua nei lavandini, il brusio di mille conversazioni sovrapposte. Nessuno mi ha davvero ascoltato, ma senza di me il mondo sarebbe sembrato muto, incompleto. Quando il sole è calato, mi sono addolcito. Sono diventato il brusio di una pagina voltata, il sospiro di un innamorato al telefono, il suono del mare che sbatte contro gli scogli. Mi sono nascosto nelle risate, nei bicchieri che si toccano per un brindisi, nella voce di qualcuno che canta tra sé mentre torna a casa. Ora è notte e sto svanendo. Rimango solo nel ticchettio dell'orologio e nel soffio lieve del vento. Ma non è un addio. Mi riposerò nel silenzio, in attesa di rinascere all’alba, quando il mondo avrà di nuovo bisogno di me.