Studente: Emily Gio Parente
Scuola: LICEO ENRICO FERMI | LICEO ENRICO FERMI
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Mi chiamo onda, e la mia esistenza comincia con una vibrazione. Non sono una particella solida, ma un movimento che si propaga nello spazio. Quando l’energia viene liberata, io prendo vita e la mia velocità dipende dal mezzo che attraverso, ma nel vuoto... io sono la luce stessa. Non ho forma fissa, non ho contorni definiti: sono semplicemente un movimento, un’oscillazione che non smette mai di propagarsi. Non dimenticherò mai l’esperienza più incredibile di tutte: quando mi trovai nell’oceano del corpo umano. Non era come tutti gli altri ostacoli che avevo incontrato: lì ho subito una trasformazione. Non ero più solo vibrazione, la mia energia divenne un segnale nervoso che percorse il corpo fino alla mente di quell'essere. In quell'istante, non ero più solo una vibrazione nell’aria, ero il messaggio che l'essere umano stava per vedere, il messaggio che sarebbe diventato una percezione, una sensazione, un’esperienza. Un'onda, che da sempre si propaga, aveva ora un significato, un racconto, un'interpretazione che arricchiva l’esperienza di chi mi aveva "ricevuto". Mi chiedo, a volte, se l’essere umano possa davvero percepire tutto ciò che sono, in tutta la mia complessità. Posso viaggiare per chilometri, muovermi nell’aria o nel vuoto, e posso piegarmi, riflettermi, deformarmi. In fondo, io sono solo un’onda, ma sono anche una connessione tra ciò che esiste e ciò che viene percepito: ogni volta che un'onda come me si propaga, non fa altro che raccontare una storia.