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LA STORIA DEL MIO ESILO

Studente: Sofia Marchioro

Scuola: PRIMO LICEO ARTISTICO | PRIMO LICEO ARTISTICO

Sfida: 3 | Narrare la Scienza

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Mi chiamo Glutine e oggi mi trovavo in una fetta di pane calda appena uscita da un tostapane riscaldato, quando improvvisamente mi sono sentito inghiottito. Sono entrato in un corpo umano senza sospettare nulla e appena ho attraversato l’intestino qualcosa è cambiato. Un'allerta si è diffusa nel sistema immunitario: sono stato riconosciuto come un invasore. Il sistema immunitario si è ribellato alla mia presenza. Cellule specializzate hanno attaccato la parete dell’intestino danneggiandola. Da solo non avrei potuto fare nulla, eppure per colpa mia il corpo ospite conosce la sofferenza: dolore addominale, debolezza e stanchezza. Era la celiachia, una malattia autoimmune. Mi sono reso conto di essere un problema. Ovunque vado il corpo reagiva con furia. I villi intestinali si ritirano, rendendo sempre più difficile assorbire ciò che serve per vivere. Sono ospite di un corpo che inizia a perdere peso, a sentirsi sempre più stanco e a capire che non può più accogliermi. Era chiaro: dovevo andarmene, ha iniziato a evitarmi con una dieta senza glutine e fu così che si riprese. I villi intestinali sono ricresciuti, i dolori sono scomparsi. Io sono rimasto fuori, bandito da quella vita per sempre. Ora osservo da lontano. Nei supermercati vedo sempre più prodotti “gluten-free” che le persone acquistano pur di evitarmi. E così resto un nemico invisibile, temuto da alcuni, amato da altri.