Studente: margherita soldà
Scuola: LAS PAUL KLEE-NICOLO' BARABINO | LAS PAUL KLEE-NICOLO' BARABINO
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Oggi è stato un giorno strano. Non so come descrivere la sensazione, ma c’era qualcosa nell’aria che mi ha fatto capire che era il momento giusto. Non sono mai visibile, ma so quando arriva il mio tempo. Mi chiamo peste bubbonica, e oggi ho preso il controllo di un corpo. La giornata è iniziata come tante altre: una persona ha toccato qualcosa che qualcun altro aveva già contaminato. Un gesto innocente, ma che ha segnato l’inizio della mia ascesa. È stato un ingresso discreto. La persona ha iniziato a sentirsi stanca, con un lieve dolore, ma non ci ha fatto caso. Pochi sintomi, solo un po’ di stanchezza. Era solo l’inizio, ma lei non lo sapeva. Poi, con il passare delle ore, la febbre è salita. I linfonodi si sono gonfiati, piccoli bubboni dolorosi sono comparsi sulla pelle. Il respiro è diventato affannoso, e la persona ha iniziato a sentirsi male. Ma non capiva cosa stesse succedendo. La paura è arrivata tardi, troppo tardi. Le persone intorno non potevano fare nulla. Il suo corpo ha iniziato a cedere, e con lui, anche la speranza. La morte ha fatto il suo corso. Ma io non mi fermo mai. Oggi ho preso una vita, ma domani ne prenderò altre. È così che funziona, sempre invisibile, sempre silenzioso. Il mondo continua a girare, ignorante e indifferente. Quando la giornata è finita, ero già pronto per il prossimo. Non c’è tregua, non c’è scampo. Il mio viaggio continua, lento ma costante, sempre un passo avanti a chi cerca di fermarmi.