Dettaglio Sfida sottomessa

“I neutrini: piccole particelle, grandi scoperte”

Studente: Francesco Gabbiadini

Scuola: - | LICEO SCIENTIFICO "DON BOSCO"

Sfida: 3 | Narrare la Scienza

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Anno 1956 Oggi è stato un giorno incredibile. Un giorno che non avrei mai immaginato potesse arrivare. Gli esseri umani, con la loro curiosità e determinazione, sono finalmente riusciti a scoprire la mia esistenza. Fino ad oggi ero stato in viaggio senza essere notato per anni, invisibile a tutti, ma adesso qualcosa è cambiato. Il laboratorio di Cowan e Reines è diventato teatro di una rivelazione. Erano alla ricerca di me da tempo , ma mai avrebbero pensato di riuscirci. Eppure, eccomi qui, catturato per la prima volta. Non è stato facile, devo ammetterlo. La mia natura sfuggente, la mia invisibilità sono una barriera difficile da superare per l’uomo. Non ho massa, non interagisco facilmente con la materia, eppure passo attraverso tutto. Ho attraversato stelle, galassie, polveri cosmiche senza che qualcuno se ne accorgesse. Ma oggi, per un attimo, ho lasciato una traccia. Un piccolo segno, quasi impercettibile nel loro esperimento. Finalmente mi hanno trovato. Hanno visto ciò che per anni avevo nascosto. Una delle scoperte più importanti del mondo della fisica. Gli scienziati mi hanno chiamato “neutrino” e da oggi niente sarà più lo stesso. È la fine di un mistero: la mia esistenza, invisibile e silenziosa, è stata finalmente confermata. Da oggi continueranno a studiarmi e a osservarmi fino a quando non avranno compreso anche la mia più piccola caratteristica, anche se ci potranno volere anni o anche decenni.