Dettaglio Sfida sottomessa

Effimera, ma eterna. Un viaggio che lascia il segno.

Studente: Giorgia Bottaro

Scuola: LICEO BERTO | LICEO BERTO

Sfida: 3 | Narrare la Scienza

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Io sono la felicità. Sì, sono un’endorfina, un neuropeptide nato nell’ippotalamo. La mia vita è breve, ma amo essere la causa di un sorriso. Oggi è stata una giornata intensa, i neuroni mi hanno rilasciata, mi sono legata ai recettori oppioidi delle sinapsi e subito sono entrata in azione. Il mio creatore? Martino, un ragazzo che ha appena tagliato il traguardo della sua prima maratona. Il cuore a mille, il fiato corto, le gambe in fiamme… e poi, all’improvviso, è il mio momento! Ho visto il suo battito rallentare leggermente, il respiro regolarizzarsi e un solco a formare un sorriso sulle sue labbra. Subito ha alzato le braccia al cielo: vittoria! Ed io, minuscola ed invisibile endorfina, ero lì con lui, rendendo tutto più emozionante. Il mio viaggio, però, è fugace. Dopo pochi minuti, gli enzimi iniziano a degradarmi, spezzandomi in piccoli frammenti inattivi. Presto non esisterò più, ma so che tornerò. Una corsa, una risata, un abbraccio: basterà un altro impulso per far sì che io rinasca e porti ancora una volta quella sensazione di gioia che ci scalda il cuore. Per ora, mi basta aver lasciato in Martino questo ricordo gioioso.