Studente: Alessia Carbonara
Scuola: LICEO "DE NITTIS-PASCALI" | LICEO "DE NITTIS-PASCALI"
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
No image available
No Video available
23 marzo 2025 Non so da quanto tempo sono qui. Ogni giorno sembra lo stesso, ma ogni attimo è un’avventura nuova. Essere invisibile ha i suoi vantaggi, ma anche le sue solitudini. Non posso toccare, non posso sentire davvero, ma vedo tutto, percepisco ogni movimento, ogni respiro. Sono qualcosa che esiste tra l’essere e il non essere, un’ombra che si dissolve con il minimo respiro del vento. Oggi ho deciso di avvicinarmi a una folla. La città era piena di gente che camminava, chiacchierava, correva. Mi sono avvicinato a una giovane donna che sorrideva, con gli occhi persi nel cielo. Ho osservato ogni suo movimento, ogni gesto, ogni sussurro delle sue mani. Nessuno mi notava. Non sarebbero mai riusciti a farlo. Sono invisibile. Ma dentro, sento tutto. In quel momento ho deciso di sfiorarla, di attraversarla. Non ha reagito. Ma io ho sentito, per un istante, un fremito. Un piccolo, impercettibile contatto con il mondo. Nel pomeriggio, sono andato in un parco. I bambini correvano, giocavano, ridevano. Mi incantano sempre, questi piccoli esseri pieni di vita. Se potessi, mi unirei a loro, ma so che non posso. Sono invisibile a loro, come a tutti. Solo un’ombra che li guarda da lontano. Più tardi, sono entrato in una casa, una casa che non era la mia. Le stanze, gli oggetti, i rumori: tutto parlava una lingua che non posso sentire. Ho toccato una cornice, ma nessuna traccia del mio passaggio è rimasta. Ancora una volta, nessuno mi ha visto.