Studente: Irene Ceccuti
Scuola: CONFALONIERI-DE CHIRICO | I.I.S. CONFALONIERI DE CHIRICO
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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caro diario, oggi il mio viaggio ha preso una piega inaspettata: Sono un fotone, una particella di luce, e la mia esistenza è una corsa costante nello spazio, un viaggio che non ha mai fine. Non ho forma fisica, ma sono pura energia, e la mia velocità è quella della luce: 300.000 km al secondo. Vengo generato da una stella, e il mio scopo è illuminare, viaggiare, trasformarmi in qualcosa che possa cambiare il mondo intorno a me. stamattina sono stato emesso da una stella lontana, e come sempre ho preso la via diretta verso la Terra, ma quando sono entrato nell’atmosfera terrestre, un’onda di radiazione mi ha colpito. Questo vuol dire che una nuova particella, un altro fotone, ha interagito con me. In un istante, ho cambiato la mia traiettoria, per riflettermi su un lago. La superficie lucida mi ha fatto sentire diverso, come se fossi stato sminuzzato. Mentre rimbalzavo sulla superficie dell’acqua, il mondo sembrava rallentare. Ogni riflesso era come un nuovo inizio, ma più rimbalzavo, più sentivo l’urgenza di non fermarmi. ed ecco lì: il mio percorso, che prima sembrava infinito, ora era segnato da una frattura. Riuscivo ancora a muovermi, ma la mia energia era sempre più dispersa. Poi in un lampo sono scomparso nel cielo, riprendendo la mia corsa. Non avevo tempo da perdere: mi aspettava un altro viaggio, un altro incontro, e forse, un’altra riflessione: il mio cammino, come sempre, non si ferma mai.