Descrizione Sottomissione

Caro diario, oggi ho ballato con la morte. I leucociti. Bestie enormi, affamate, pronte a farmi a pezzi. Mi hanno fiutato, come cani da caccia, e si sono lanciati all'attacco. Eravamo una folla di virus ribelli, contro un muro di carne bianca e rabbia. Il primo colpo è stato devastante. Un mio compagno, spezzato a metà, inghiottito in un lampo. Ho sfruttato ogni corrente sanguigna, ogni angolo di questo inferno. Loro, i leucociti, erano come montagne che si muovevano. Mi schivavano, mi sfioravano, mi braccavano. La loro bava corrosiva scioglieva i miei simili, le loro zanne strappavano via interi pezzi di noi. Ho visto cose che un virus non dovrebbe mai vedere. Corpi sventrati, compagni trasformati in poltiglia, la furia cieca dei giganti bianchi. Ma non mi sono arreso. La paura era un pungolo, l'adrenalina un carburante. Ho usato la mia capacità di mutare, di adattarmi. Ho sfruttato le loro debolezze e mi sono trasformato in un'ombra, un fantasma, un'eco nel flusso sanguigno. Poi ho visto la via di fuga. Una vena secondaria, un tunnel stretto e tortuoso. Mi sono tuffato dentro. Mi hanno seguito, ma ero troppo veloce. Ho sentito il loro respiro caldo sul collo, le loro zanne che mi sfioravano. Sono riuscito a seminarli, a sparire nell'oscurità. Sono sopravvissuto, ancora una volta. So che torneranno. Loro non dimenticano. Loro non perdonano. La caccia è appena iniziata.