Studente: Alessandra Ferrarello
Scuola: "G. SALERNO" | "G. SALERNO"
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Caro Diario, oggi ti scrivo perché sento che qualcosa è cambiato, qualcosa sta per succedere. Sono un elettrone e orbito, come sempre, nell'orbita K del mio atomo di Cobalto-57, e lo vedo, il mio protone, se posso chiamarlo mio. Ci vediamo sempre, ma non possiamo mai toccarci. È come se ci fosse una connessione tra noi, una forza invisibile che ci tiene insieme, ma che allo stesso tempo ci separa. Abbiamo sempre vissuto separati: lui nel nucleo con altri protoni e neutroni, e io nell'orbita K con un altro elettrone. Ma il mio cuore è sempre appartenuto a lui. È come se fosse uno scherzo del destino, amanti destinati a stare lontani. Non importa quante volte io abbia provato ad avvicinarmi, non ha mai funzionato. Ma io lo sentivo, e lo sento tuttora: siamo destinati a stare insieme. Ed è stato allora, mentre lo guardavo, che tutto è cambiato. All'improvviso, dopo tanti tentativi falliti, ho sentito una forza che mi spingeva sempre di più verso il nucleo e sono caduto. Lo vedevo sempre più vicino, fino a quando non ci siamo fusi, diventando uno solo, un neutrone, espellendo un neutrino, segno della nostra unione. Dopo tanto tempo costretti solo a guardarci, siamo finalmente insieme. Non c'è lui se non ci sono io, e non ci sono io se non c'è lui. Tutto è cambiato, il nostro atomo di Cobalto-57 è diventato un atomo di Ferro-57. Ma non importa, perché adesso sono con il mio protone.