Studente: Ethel Prina
Scuola: I.I.S. JEAN MONNET | I.T.I.S. MAGISTRI CUMACINI - MARIANO C.
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Sono una cellula, la più piccola unità di vita, ma dentro di me c’è un universo di attività. Ogni mio movimento è essenziale, ogni mio respiro è cruciale. Sono circondata da altre come me, ma oggi sta succedendo qualcosa di strano. Mi arriva un messaggio rapido e confuso, mi dice che una sostanza estranea si avvicina: un virus. Non riesco a vederlo ma sento perfettamente il suo arrivo e così, d’istinto, mi preparo. Le mie membrane si stringono e le mie difese si attivano ma il mostriciattolo cerca comunque di violare il mio spazio. Devo farmi forza. Questo maledetto virus è astuto, si aggrappa alla mia superficie e si fa strada nella mia membrana cellulare. Sento un brivido nel mio citoplasma e inizio a temere per il mio nucleo, la mia anima. Non posso permettere a un estraneo di prendere il controllo, quindi chiedo aiuto ai miei organuli. La lotta si fa sempre più intensa, sento il virus moltiplicarsi e ogni parte di me è allerta, ogni processo metabolico si accelera. Nonostante tutti i miei sforzi, l’invasore mi inganna, si nasconde tra i miei meccanismi e si moltiplica in segreto. La fatica inizia a farsi sentire. Alla fine, purtroppo, cedo, così come le mie funzioni, non ce la faccio più ma non posso mollare. Le cellule vicine a me sentono la minaccia e avvisano subito il sistema immunitario con segnali di allarme e questo, come un esercito ben organizzato, interviene. La battaglia non è ancora vinta, la mia esistenza continua nonostante la breccia. Mi rigenererò.