Descrizione Sottomissione

Giorno 124: Ho iniziato il mio ultimo ciclo intento a non dare nulla per scontato; avrei percorso un tratto che ormai conoscevo a memoria ma, nonostante la monotonia del viaggio, mi sarei sforzato a ritrovare lo stupore e la meraviglia che caratterizzavano i miei primi giorni di vita. Grazie a questa mentalità sono riuscito a vivere i miei ultimi attimi appieno e a trasmettere le mie conoscenze ai globuli rossi più giovani, i quali mi hanno aiutato a trasportare il mio carico di CO2 dal cuore fino ai polmoni. Una volta entrato nella rete capillare, ho ceduto all’ambiente la piccola dose di anidride carbonica che stavo portando con me in cambio di una quantità di ossigeno molto più leggera, lasciandomi così alle spalle il tratto più faticoso del circuito polmonare. La spinta del cuore è sempre stata motivo di sollievo per noi anziani e di divertimento per i più giovani; nel caso del ventricolo sinistro, la forza con cui esso ci spinge nell’aorta è molto maggiore rispetto a quella della sua controparte, rendendo la grande circolazione meno stancante del tratto polmonare. Dopo essere entrato all’interno del cuore, prima dell’inizio della sistole ventricolare, ho rivelato alle cellule a me più care che quella sarebbe stata la mia ultima corsa ma, prima che potessimo dirci addio, la valvola semilunare si è aperta e io sono stato spinto con forza in direzione della milza, il luogo in cui attualmente mi trovo e dove mi sto lentamente decomponendo.