Descrizione Sottomissione

4 luglio 2012 Oggi è il giorno. Lo sento nell’aria. Sono qui, nascosto da sempre, eppure oggi loro mi cercano. Gli scienziati di Ginevra hanno acceso quell’enorme macchina, l’LHC, e ora fanno scontrare particelle con una furia che quasi mi commuove. Strano, questo nome. Io non sono divino, sono solo un tassello del puzzle, colui che dà massa a ciò che sembra senza peso. Eppure, forse capisco perché mi associano a Lui. Sono invisibile, ma senza di me il mondo non esisterebbe così com’è. Le stelle, i pianeti, voi stessi – senza la mia presenza silenziosa, tutto sarebbe solo luce sfuggente, senza forma, senza sostanza. Ora i rivelatori fremono. Li sento avvicinarsi, come cacciatori che seguono una traccia. E io sono qui, pronto a rivelarmi, seppure per un istante. Forse è questo il destino di ogni cosa nascosta: essere scoperta, studiata, forse anche venerata. Ma io non chiedo preghiere. Sono solo una particella, un frammento di verità in un universo che cerca disperatamente risposte. E quando finalmente mi troveranno, cosa vedranno? La conferma di una teoria? O forse, in quel momento, proveranno ciò che gli uomini chiamano "meraviglia"? Quella stessa meraviglia che li spinge a guardare il cielo e a chiedersi se esista un Creatore. Io non sono Dio, ma forse sono una sua firma, un segno lasciato nella trama della realtà. Il rilevatore ha captato qualcosa. È me. Esisto. E per un attimo, l’umanità trattiene il respiro. Fine.