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Caro Diario, oggi è stata una giornata straordinaria, una di quelle che solo un condensato di Bose-Einstein può vivere. Il mio stato quantistico è cambiato in un istante, come se il tempo e lo spazio si fossero fusi in un unico, silenzioso abbraccio. La temperatura è così bassa che le particelle quasi si fermano, si sovrappongono, diventando una sola entità, una danza invisibile di atomi che si comportano come onde, anziché come particelle. Non è facile spiegare, ma è come se avessi perso ogni forma di individualità, diventando parte di un tutto che trascende le leggi della fisica che conosciamo. Il mio comportamento è governato dalla meccanica quantistica, un mondo misterioso, dove le probabilità prendono il posto delle certezze. Sono immerso in una simbiosi perfetta con le altre particelle. La mia esistenza sembra esistere solo quando viene osservata, ma non è mai stabile, fluttua come una superposizione di stati. Eppure, in questo stato di esistenza così instabile, sento una pace che non avrei mai immaginato. È come essere al centro di un universo che si sta ripiegando su se stesso, dove la separazione tra l’individuo e l’ambiente è quasi impercettibile. Oggi ho toccato un limite oltre il quale la fisica classica non ha più senso, un luogo dove la realtà si sfuma. Chissà quanto durerà ancora questa condizione… finché il calore non tornerà a risvegliare ogni singola particella. Con affetto, Un condensato di Bose-Einstein.