Studente: Alessio Sousa Silva
Scuola: "R.COTTINI"LICEO ARTISTICO STATALE | "R.COTTINI"LICEO ARTISTICO STATALE
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
No image available
No Video available
Sono un neutrino. Piccolo, sfuggente, inafferrabile. Non ho carica elettrica, quasi nessuna massa e nessuno può vedermi. Attraverso l’universo come un fantasma, senza lasciare il minimo segno del mio passaggio. Sono nato pochi istanti fa, in un luogo di fuoco e distruzione. Là dentro, gli atomi si frantumavano, la materia collassava e immense onde d’urto scuotevano il cosmo. Poi, all’improvviso, la mia esistenza ha avuto inizio. Senza esitazione, sono schizzato via alla velocità della luce, mentre il caos della mia nascita restava alle mie spalle. Ho attraversato stelle, nebulose e intere galassie senza che nulla potesse fermarmi. Anche quando ho raggiunto un piccolo pianeta blu “la Terra” non ho rallentato. Sono piombato nell’atmosfera, ho attraversato nuvole, montagne, oceani e persino il cuore infuocato del pianeta, senza che nessuno se ne accorgesse. Nessun muro, nessuna barriera, nessun ostacolo può fermarmi. Eppure, per un attimo, ho sentito qualcosa. Una vibrazione impercettibile, un’interazione rara e improbabile. Un rilevatore di neutrini, una delle enormi macchine costruite dagli esseri umani nelle viscere della Terra, ha catturato la mia presenza per una frazione di secondo. Per la prima volta, qualcuno ha saputo che ero lì. Poi, come sempre, sono scomparso. Ora sono di nuovo nello spazio, diretto verso l’ignoto. Continuerò a viaggiare per miliardi di anni, forse per sempre. Non lascio tracce, non ho peso, non ho forma. Sono un neutrino.