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Martedì, 27 marzo 2025 Caro diario, oggi ti racconto la mia avventura! Sono un batteriofago, “un mangiatore di batteri” e, come ogni virus che si rispetti, sono sempre pronto all’attacco. Eh, sì caro diario, ho usato proprio il termine “virus” che in latino significa “veleno”. Ti starai chiedendo come sono fatto anche se non puoi vedermi. Sono formato da particelle che, per potersi replicare producendo copie di se stesse, devono entrare in una cellula ospite. Sono un parassita intracellulare obbligato. Ho una testa proteica che custodisce e protegge il materiale genetico, una coda di lunghezza variabile con un tubo cavo in cui passa il materiale genetico, delle fibre terminali che ricordano delle zampe e che servono per riconoscere la superficie batterica e ancorarsi ad essa. Con la mia forma da astronave oggi sono atterrato sulla superficie di un brutto batterio per infettarlo. Mi sono ancorato con le fibre che formano le zampe su un punto preciso della sua membrana cellulare e poi zac…ho abbassato la coda e ho perforato la parete cellulare del batterio, permettendo la discesa del genoma virale al suo interno. Ho sfruttato gli organuli e i meccanismi molecolari per produrre copie di me stesso e così il batterio è morto per lisi, cioè per rottura della membrana plasmatica. La mia impresa è riuscita e per oggi è tutto. A domani, caro diario!