Studente: Ilaria Marino
Scuola: LICEO SCIENT. G. GALILEI-NAPOLI- | LICEO SCIENT. G. GALILEI-NAPOLI-
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Mi chiamo Sparky, sono un coronavirus, e sono nato per sopravvivere e diffondermi. Sono minuscolo, invisibile, ma sono potente, inarrestabile tanto da mettere in ginocchio un intero pianeta. Viaggio nell’aria, mi appoggio su una mano e aspetto il momento giusto. Oggi è arrivato. È proprio quel giorno. Un respiro distratto, un tocco sul viso, e sono dentro. Scivolo nelle mucose, raggiungo i polmoni. Mi aggancio a una cellula con le mie punte e la inganno: mi lascia entrare. Ora è mia. Uso il suo interno per replicarmi, trasformandola in una fabbrica di copie perfette di me stesso. In pochi minuti, siamo migliaia. Poi milioni. Presto però, il corpo si accorge di noi. Febbre, tosse, affanno. Il sistema immunitario si attiva, manda le sue difese, ma io mi moltiplico più velocemente. Il mio ospite starnutisce, tossisce. È il momento perfetto: esco con il respiro, pronto a infettare un altro essere umano. Ma so che là fuori gli umani stanno lottando, infatti qualcosa va storto. Gli umani hanno imparato a difendersi. Vaccini, anticorpi, mascherine. Sempre più corpi mi bloccano, mi neutralizzano. Non posso più replicarmi, non posso più diffondermi. Provo a mutare, a ingannare ancora il sistema, ma è tutto più difficile. Sempre meno ospiti mi accolgono, sempre più difese mi fermano. Il mio regno sta crollando. Forse il mio viaggio è giunto alla fine. Gli umani hanno trovato un modo per fermarmi. E questa volta, credo abbiano vinto loro.