Studente: Simone Iumiento
Scuola: LICEO XXV APRILE | XXV APRILE
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Oggi è stata una giornata piena di movimenti, ma non mi lamento. Sono sempre in movimento, dopotutto. La mia vita non è mai ferma: io, un atomo di ossigeno, vivo nel cuore dell'acqua, in un bicchiere che qualcuno ha lasciato sulla scrivania. Mi muovo, oscillando e vibbrando insieme ai miei amici, gli altri atomi di idrogeno, cercando di formare legami. Ci piace stare insieme, ci capiamo. La mia posizione nella molecola è importante: uno di noi tre si aggrappa più forte, mentre gli altri due si tengono più leggeri. C'è un equilibrio. Ma, come ogni cosa, può cambiare. Oggi uno dei legami è stato rotto, probabilmente a causa di una piccola spinta, un movimento che ha portato l'acqua a evaporare nell'aria. E così, mi ritrovo a fluttuare, libero, nell’atmosfera. Mi sento leggero, ma non solo fisicamente. C'è un cambiamento che avverto. Sto per diventare parte di qualcosa di nuovo, forse un altro fiocco di nuvola, forse una goccia di pioggia. È un viaggio che si ripete da miliardi di anni. Mi chiedo se anche gli altri atomi pensano a queste cose, o se per loro è solo una continua danza di legami e distacchi, senza troppa riflessione. Stasera, forse, scenderò sulla terra come pioggia. Ma per ora, sono qui, nel cielo, e sento il vento che mi spinge avanti. Essere un atomo non è mai noioso. Ogni istante è un nuovo inizio, un nuovo movimento. Fino al prossimo legame, Ossigeno