Dettaglio Sfida sottomessa

"Il Gioco Quantistico tra Tempo e Probabilità"

Studente: MANUELA DEMARINIS

Scuola: LICEO "DE NITTIS-PASCALI" | LICEO "DE NITTIS-PASCALI"

Sfida: 3 | Narrare la Scienza

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Caro diario, oggi ho percorso il complesso sperimentale come se fossi una semplice particella. Anzi no, come un’onda di probabilità. Il mio percorso si è diviso, sovrapposto, ed ha interferito con se stesso. Dentro la doppia fenditura, non ho scelto un percorso: li ho intrapresi entrambi, simultaneamente. Ma la vera sorpresa paradossale è venuta dopo. I ricercatori dovevano decidere se cancellare o mantenere l’informazione contenente “il percorso” che ho intrapreso. Solo dopo che io, il fotone, avevo già colpito il rivelatore. Tuttavia, la mia natura - di tipo ondulatorio e corpuscolare - si è in seguito adattata retroattivamente a tale scelta. Se si decideva di cancellare l’informazione del percorso intrapreso, si otteneva nuovamente interferenza. Se l’informazione veniva invece conservata, svaniva. Il passato non era ancora scritto. L’evento che pensavo concluso, in realtà attendeva la sua misura finale. In me si è fatta strada una verità sconcertante: la funzione d’onda non collassa nel tempo di conoscenza. Il presente può decidere l’epilogo di ciò che si crede sia già capitato. Questo è il cuore del “Delayed Choice Quantum Eraser”: l’osservazione non si limita a svelare una realtà bensì la costruisce, anche a ritroso. Dunque, il tempo può essere considerato un complesso con causa e conseguenza. Qui il tempo è fluido, il futuro partecipa al passato, e la realtà resta sospesa finché qualcuno non la guarda. Ciò che sono dipende da quando scegli di guardarmi.