Studente: Matilde Danti
Scuola: FRANCESCO CECIONI | FRANCESCO CECIONI
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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24 Marzo 1882 Caro diario, Mi presento, mi chiamo Mycobacterium Tuberculosis, ma se ti va puoi chiamarmi Bacillo di Koch proprio come stanno facendo tutti in questi giorni. Sono sulla bocca di tutti gli umani, pare che abbiano capito come io e i miei fratelli riusciamo a danneggiarli dando la Tisi. Giusto stamattina eravamo tutti riuniti a discutere di quanto temiamo la sconfitta, quando un’improvvisa scossa ci ha fatti sobbalzare e senza il tempo di realizzare cosa stesse succedendo ci siamo ritrovati in aria spinti da una forte corrente. Per un attimo ci siamo trovati di fronte alla nostra ultima vittima, ma deve aver finto di non vederci, non ha avuto nessuna reazione. Di colpo fummo risucchiati in un luogo buio e umido, poco importa: era l’occasione per dimostrare di cosa siamo capaci. Ci siamo guardati attorno e ormai abituati all’oscurità, ci siamo ritrovati in un luogo sacciforme che sembrava inabitato. Neanche il tempo di dire una parola, che delle enormi guardie dotate di famelici tentacoli ci hanno stretto in una morsa tale da togliere il fiato. Abbiamo passato interminabili giorni in quella prigione mortale, una cella piccola e circolare: il fagosoma. Ci davamo ormai per spacciati, ma tutti insieme abbiamo preso coraggio, quella non poteva essere la fine. Rimaneva soltanto un tentativo, i nostri acidi micolici. Le forze iniziavano a scarseggiare quando d’improvviso un rumore assordante, la cella si era aperta, eravamo liberi.” È l’inizio di una nuova epidemia…