Studente: Maddalena Basso
Scuola: I.I.S. BRUNO-FRANCHETTI | GIORDANO BRUNO
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
No image available
No Video available
Crotone, V secolo a.C. Qui dentro era un continuo rigenerarsi: ogni particella aveva una vita predefinita, alla cui improrogabile scadenza veniva sostituita. Non vidi mai un eritrocita trattenersi per più dei suoi concessi 120 giorni, ognuno di loro, come anche le altre cellule e tessuti, iniziava la sua carriera conoscendone già la fine. Ciò non valeva per un fotorecettore come me, destinato a permanere per tutta l’esistenza dell’essere umano, e dunque dalla durata imprevedibile. Insieme a me i neuroni e le cellule del miocardio, fummo professionali compagni di viaggio, gli unici ad esser rimasti dal primo giorno. Cuore e cervello, sempre in contrasto nella loro interpretazione del mondo visto da me: non fui altro che un ambasciatore fedele per tutti questi anni, senza mai sapere quando sarebbe arrivata la fine, né cosa sarebbe successo dopo. Quando intuii che quella misteriosa Morte si stava facendo vicina, era troppo tardi per esser grati della pace del dubbio. Ma non sarò io a soffrire di più, ne sono consapevole. In fondo sono stato solo un ambasciatore, e rimarrò tale, proiettando per l’ennesima volta il cielo. Buio. Luce. Chissà se l’ultimo battito cardiaco sarà più veloce dell'ultimo battito di ciglia.