Dettaglio Sfida sottomessa

Il viaggio infinito dell'Invisibile

Studente: Amalia Mele

Scuola: LICEO SCIENT. G. GALILEI-NAPOLI- | LICEO SCIENT. G. GALILEI-NAPOLI-

Sfida: 3 | Narrare la Scienza

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Oggi sono nata. Un elettrone ha cambiato stato, ha vibrato per un istante, e io sono apparsa. Nessuno mi vede davvero, ma io ci sono. Senza peso, senza forma, solo pura energia in movimento.Da dove vengo? Dal cuore di una stella. Forse il Sole, forse una lontana supernova. Il mio viaggio è iniziato lì, tra esplosioni di plasma e temperature impossibili. Per centinaia, migliaia di anni ho attraversato l’universo, sfiorato pianeti, danzato tra gli asteroidi, schivato campi magnetici. E ora eccomi qui, diretta verso un piccolo pianeta blu: la Terra. Mi muovo veloce, più veloce di qualsiasi cosa tu conosca: 300.000 chilometri al secondo. Sono partita da una stella lontana e ora sto viaggiando nello spazio profondo. Il vuoto non mi ferma, non ho bisogno di ali o strade: io semplicemente esisto e attraverso tutto. Finalmente raggiungo la Terra. L’atmosfera cerca di bloccarmi, alcune mie compagne vengono assorbite, ma io no. Continuo la mia corsa fino a incontrare una foglia. Un istante, e sono trasformata in vita: la fotosintesi inizia, il cibo si crea, l’ossigeno si libera. È grazie a me che il verde delle piante esiste, che gli oceani brillano, che il cielo è azzurro. Ma il mio viaggio non finisce qui. Rimbalzo, mi rifletto, entro negli occhi di qualcuno. Percepisco lo stupore: “Che bel tramonto”, dice una voce. Sorrido – se solo avessi un volto. Io sono la luce, e il mio viaggio non finirà mai.