Dettaglio Sfida sottomessa

Cocco e Baco

Studente: Elena Polidori

Scuola: I.I.S. "GREGORIO DA CATINO" | LICEO SCIENTIFICO

Sfida: 3 | Narrare la Scienza

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Ieri ero su una strada di campagna a morire di fame e adesso io e mio fratello siamo sazi grazie a un bambino che ci ha accolto tanto gentilmente. Io sono cocco ma gli umani mi chiamano batterio e a quanto pare amano me e i miei parenti, infatti spesso ci ospitano da loro. Mio fratello maggiore si chiama baco, ma in famiglia lo chiamiamo bacillo perché, anche se è alto, è molto magro rispetto a me che sono sempre stato un po' più in carne fin da piccolo, per questo mi hanno chiamato cocco. Erano addirittura 10 giorni che non riuscivamo a mangiare ma ieri un bambino è caduto dalla bicicletta e andava così forte che è scivolato per 3 metri sull'asfalto. Per fortuna eravamo lì, subito abbiamo colto l'occasione e ci siamo attaccati alla sua gamba sanguinante. Il bambino era troppo spaventato per entrare in casa e chiedere aiuto alla madre, era convinto che lei non lo avrebbe più lasciato andare in bicicletta e noi lo abbiamo convinto con i nostri occhietti dolci, quindi ha deciso di andare a sciacquarsi la gamba alla fontella nel giardino di casa sua e aspettare che il bruciante dolore si affievolisse. Per fortuna ci eravamo già trovati un bel posto sulla pelle scorticata della gamba, infatti quando si era creata la crosta noi eravamo riusciti a rimanere al di sotto. Adesso io, mio fratello e i nostri amici ci siamo moltiplicati e siamo diventati migliaia. Spero che che quei cosini bianchi che stanno arrivando ci lascino mangiare in santa pace ma sembrano veramente antipatici.