Studente: Elisabetta Cursoli
Scuola: LICEO "DE NITTIS-PASCALI" | LICEO "DE NITTIS-PASCALI"
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Caro diario, sono Virus X-23 e oggi voglio raccontarti la mia avventura. La mia famiglia nessuno la vede, eppure è ovunque. sono nato in un angolo dimenticato del mondo, trasportato dal vento, da una stretta di mano, da un respiro distratto. Invisibile, ma pronto a lasciare il segno. Sono solo un frammento di RNA, minuscolo, fragile, ma con una missione precisa: sopravvivere. Ho viaggiato a lungo, spinto dalla mia natura, finché non ho trovato lui: un ragazzo qualunque che aveva ritenuto inutile usare acqua e sapone prima di addentare la merenda. È bastato un soffio e sono entrato, silenzioso, invisibile, ma determinato. Dentro di lui ho visto un mondo sconosciuto pieno di prospettive nuove: cellule che lavoravano instancabili, pareti da superare, barriere pronte a fermarmi. Ma io non mi sono arreso. Ho scelto la mia preda, ho varcato la soglia di una cellula e lì è iniziata la mia trasformazione. Mi sono replicato, mille, diecimila volte, riempiendo ogni angolo di quel corpo che ora mi combatteva. Febbre, tosse, dolore. La battaglia era iniziata. Eppure io non provo odio. Sono solo parte di un ciclo eterno, una voce dell’invisibile che chiede di essere ascoltatoa. Gli umani mi chiamano nemico, ma io sono solo uno specchio della loro fragilità. Forse domani svanirò, distrutto da un farmaco o da un’arma invisibile più forte di me. Ma oggi scrivo qui la mia storia, perché anche un virus ha il diritto di esistere… e di essere ricordato. tuo Virus X-23