Studente: Claudia Labbate
Scuola: LICEO "GALILEO FERRARIS" | LICEO "GALILEO FERRARIS"
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Caro diario, oggi è stata una giornata più interessante del solito. Per me, che sono l'Energia Oscura, il lavoro è uno solo: spingere via tutto e tutti, galassie, ammassi stellari, amici, nemici… nessuno può sfuggirmi. Questa mattina, o qualunque cosa sia la mattina nello spazio infinito dell'Universo, ero qui, tranquilla, a svolgere le mie faccende, accelerando l’espansione dell’Universo come sempre, quando, all’improvviso, ho sentito un certo fermento tra gli umani: qualcuno aveva vinto un premio dimostrando la mia esistenza. I fisici sono sempre così emozionati per cose che io faccio da miliardi di anni senza nemmeno sudare. Ma il bello è stato quando ho dato un'occhiata ai loro calcoli. Li ho visti discutere, confabulare, strofinarsi la fronte davanti a tutte quelle equazioni. "Cosa sei? Da dove vieni? Perché fai quello che fai?" Poveretti. Si rendono conto che sono lì, vedono il mio effetto, ma non hanno idea di cosa io sia realmente. Mi definirei un po' misteriosa. Nel frattempo, la mia compagna Materia Oscura continuava a lamentarsi con me: “E smettila di allontanare le cose! Io le tengo insieme, e tu le dividi!” Ma se è proprio questo il mio compito. La giornata si è conclusa come sempre: io spingo, lo spazio si allarga, il mistero della mia esistenza rimane intatto. Chissà se un giorno gli umani riusciranno davvero a capirmi o se, nel frattempo, avrò già separato tutto così tanto che non potranno nemmeno più parlarsi tra loro. Beh, si vedrà. O forse no.