Descrizione Sottomissione

Caro diario, oggi nasco. Prima il nulla e poi, il pizzico di una corda, finalmente ho preso vita. Dita, corde di metallo, una cassa armonica e attraverso una vibrazione, io, onda sonora, prendo vita. Ho cominciato il mio percorso in una sala da musica dove le note si mescolavano nell’aria. Ho lasciato l’ambiente intimo per abbracciare il mormorio della città. Tra il cinguettio degli uccellini, le chiacchiere dei passanti e il rumore dei passi, mi sono fatta strada, intrecciandomi con ogni suono. In un angolo di una piazza il baccano di un temporale ha trasformato il mio cammino in una corsa frenetica. I venti e le gocce di pioggia alterano la mia traiettoria, facendomi oscillare e riflettere in mille echi. Cessato il temporale, lasciando spazio a una calma surreale, i raggi del sole filtrano tra le nuvole, mentre io, debole e consapevole, riprendo il viaggio, portando con me il ricordo della tempesta e la speranza di un nuovo inizio. Una luce soffusa ha accompagnato la mia ultima vibrazione, diffondendosi in un'armonia debole ma delicata. Alla fine ho cessato, conservando in me ogni esperienza vissuta e ogni emozione intensa.