Dettaglio Sfida sottomessa

Caro diario, sono Vento

Studente: Vale Scrimi

Scuola: LICEO "CIARDO - PELLEGRINO" | LICEO "CIARDO - PELLEGRINO"

Sfida: 3 | Narrare la Scienza

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Caro diario, questa è la tua prima pagina ed è la prima volta che scrivo su un diario. Quasi mi dispiace scrivere su di te e rovinare la tua pagina pulita e bianca con la mia pessima grafia, ma non posso fare altrimenti. Vorrei parlarti della mia giornata, ma prima mi presento: sono Vento. Forse ne avrai sentito parlare in un modo più negativo che positivo, però aiuto l’uomo dando energia attraverso strutture con le pale. Questo mio movimento è a causa del Sole e dei suoi raggi che colpiscono o di più o di meno zone della Terra e perciò si formano zone di alta pressione, luogo da dove vengo, e di bassa pressione, luogo dove arrivo. Oggi ti scrivo di un fatto accaduto oggi in una campagna. Un uomo contadino e una donna casalinga avevano un figlio. Quest’ultimo era uscito fuori di casa con un pallone in mano e chiedeva ai suoi genitori di giocare, felice. Sua madre, che stava lavando i panni, e suo padre, che arava la terra, gli risposero entrambi che non potevano in quel momento. Per questo motivo, il ragazzo diventò triste e io sono un vento che si basa sull’emotività, perciò aumentai la velocità del vento. Aumentai di più a causa del commento negativo del padre, dicendo che avrebbe preferito che piovesse al posto di me. Il bambino era molto intelligente e capì che io aumentavo con le emozioni. Così, prima che la situazione peggiorasse, invitò i suoi genitori a entrare dentro casa al riparo e il bambino fu felice perché poté giocare con loro e io dopo un’ora mi calmai.