Studente: Bianca Rosingana
Scuola: PRIMO LICEO ARTISTICO | PRIMO LICEO ARTISTICO
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Caro diario, sono una cellula, ma non una cellula come le altre. Mi definisco "anomala", perché il mio destino non segue le regole. Un tempo ero una parte di un organismo sano, una piccola ruota di un ingranaggio perfetto e la mia esistenza sembrava normale: ora non lo è più. In un angolo invisibile del corpo un errore nel mio codice genetico ha scatenato un cambiamento. Una mutazione impercettibile mi ha trasformato. La mia crescita è diventata irregolare. L’organismo, che un tempo chiamavo casa, ora non riconosce più la mia presenza. Mi moltiplico senza controllo e la mia esistenza, che avrebbe dovuto essere silenziosa e utile, è diventata una minaccia. Le altre cellule, quelle che consideravo compagne, mi guardano con sospetto e disgusto. Le difese immunitarie si attivano, ma non sono abbastanza forti per fermarmi. I segnali di allarme arrivano, ma io continuo a crescere, inarrestabile. Ogni momento è una spinta verso il caos. Non solo sono in conflitto con il corpo che mi ospita, ma anche con la mia stessa natura. La mia crescita compromette tessuti e funzioni vitali. Il corpo è in preda al dolore, incapace di fermarmi e si sta poco alla volta arrendendo. Sarò fermata?...continuerò a crescere, come una fiamma che consuma tutto? Sento che il respiro è più debole, il battito sempre più flebile. È troppo tardi. Sto vincendo. La fine è vicina. Non c'è ritorno: ho vinto.