Dettaglio Sfida sottomessa

La giornata di lavoro di una proteina

Studente: Lorenzo Venzano

Scuola: LICEO "L. LANFRANCONI" | LICEO "L. LANFRANCONI"

Sfida: 3 | Narrare la Scienza

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Caro diario, quest’oggi mi sono svegliata come ogni giorno all’interno della mia stanza, una piccola cellula eucariote animale di una fetta di bresaola. Tutto procede come al solito: mi alzo dal letto, mi preparo e poi parto per lavoro; d’altronde oggi è il mio turno, alcune mie colleghe sono andate in ferie, cioè sono state sintetizzate, e dunque qualcuno deve sostituirle per contribuire al fabbisogno o quota proteica del giovane Lorenzo, un ragazzo che va proprio pazzo di bresaola! Per me che sono una proteina, cioè una sequenza di aminoacidi è normale questa vita… Io in particolare che sono di origine animale contengo il profilo amminoacidico migliore perché possiedo tutti gli amminoacidi essenziali in buone quantità. Ma lascia adesso che ti spieghi come vengo digerita da Lorenzo! Innanzitutto devo superare i controlli di sicurezza, gli enzimi digestivi, che mi obbligano a togliermi la giacca e le mie cose, proprio come in aeroporto, solo che poi non le posso più riprendere, e mi dividono in tutti gli amminoacidi che mi costituiscono. Dopodiché procedo verso lo stomaco dove l’acido cloridrico, un mio amico di lunga data, e il pepsigeno, un suo collega, mi trasformano in una catena di oligopeptidi (pochi amminoacidi) e poi vado nell’intestino tenue, al livello del duodeno, dove vengo ufficialmente accettata per entrare a lavoro, vengo digerita grazie alla proteasi, il mio capo che dirige tutto. Il mio ufficio sono le cellule epiteliali intestinali, un posto carino sai?