Dettaglio Sfida sottomessa

L'attimo in cui esistetti

Studente: Aurora Iaccio

Scuola: L.S. "FERMI"-PD | L.S. "FERMI"-PD

Sfida: 3 | Narrare la Scienza

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Caro diario, Sono un neutrino. Uno tra i miliardi di miliardi che attraversano l’universo senza che nessuno ci faccia caso. Invisibile, impalpabile, quasi un fantasma. Ma questo non significa che la mia vita sia noiosa. Anzi, oggi ho vissuto un’esperienza straordinaria. Tutto è iniziato nel cuore di una stella morente. Un’esplosione colossale, una supernova! L’energia sprigionata mi ha lanciato nel cosmo a una velocità vicina a quella della luce. Ho attraversato gas incandescenti, sfiorato pianeti e superato galassie senza che nulla potesse fermarmi. Nessun atomo, nessun campo magnetico, nessuna barriera: io passo attraverso tutto. Eppure, qualcosa è successo. Un evento rarissimo, quasi impossibile. Dopo un viaggio di miliardi di anni, sono finito sulla Terra, in un gigantesco serbatoio d’acqua nascosto nelle profondità di una montagna. E lì, per la prima volta, ho interagito. Una mia minuscola parte di energia ha colpito un atomo d’acqua, generando un lampo di luce. Un segnale quasi impercettibile, ma sufficiente a farmi notare dagli umani. Quegli scienziati del laboratorio sotterraneo mi stavano aspettando, cercavano tracce della mia esistenza da decenni. E io, dopo un’eternità di solitudine, sono stato finalmente visto. Cosa accadrà ora? Tornerò a viaggiare, libero e inosservato come sempre. Ma per un istante, in questo angolo remoto dell’universo, ho lasciato un segno. A presto, caro diario. Il tuo neutrino viaggiatore