Studente: Lorenzo Federighi
Scuola: LICEO XXV APRILE | XXV APRILE
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
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Mi chiamo Atomino, e sono un atomo di idrogeno. Vivo in un mondo invisibile, dove il mio nucleo è composto da un solo protone, e attorno a lui ruoto velocemente, con il mio fedele amico elettrone che mi accompagna in ogni giro. La mia vita è tranquilla, ma non mi dispiace affatto, perché sono parte di qualcosa di più grande, anche se a volte non so nemmeno cosa. Un giorno, mentre viaggiavo nell’infinitamente piccolo, sentii una vibrazione nell’aria, qualcosa di diverso. Mi voltai e vidi un atomo più grande di me, che si avvicinava. Mi chiamò: “Ehi, Atomino! Sei pronto a fare qualcosa di incredibile?” Ero curioso e un po’ incerto. “Cosa intendi?” chiesi. “Siamo piccolissimi, lo so, ma se ci uniamo possiamo fare qualcosa di straordinario. Vieni con me!” disse l’altro atomo. Così, senza pensarci troppo, ci avvicinammo. E in un attimo, sentii una forza incredibile che ci tirava insieme. In un’esplosione di energia, ci fondemmo, e insieme creammo una molecola. Fu come se l’intero universo avesse brillato per un istante. In quel momento capii qualcosa di straordinario: anche se ero solo un minuscolo atomo, avevo un potere immenso. Da solo non avrei potuto fare granché, ma unendomi a un altro atomo, avevamo creato qualcosa di nuovo, qualcosa che poteva cambiare l’intero mondo. Da quel giorno, ho capito che anche le cose più piccole, quando si uniscono, possono fare cose enormi.