Studente: giuseppe fiore
Scuola: I.I.S.S. "CANUDO-MARONE - GALILEI" | LS "CANUDO" - LC "MARONE"
Sfida: 3 | Narrare la Scienza
No image available
No Video available
6 Marzo 2025 Oggi è stata una giornata un po' diversa, ma in fondo anche uguale a tutte le altre. Sono partito come sempre dal cuore del Sole, viaggiando alla velocità della luce. Sono un neutrino, quindi non posso proprio fermarmi a guardare il panorama, eppure è come se fossi sempre in movimento, invisibile a tutto e a tutti. Non interagisco con nulla, nessuna particella, nessun atomo, niente. È come una lunga corsa solitaria in cui non lasci tracce di te. Mi sono fatto strada attraverso la Terra. Ho attraversato il nucleo, le rocce, tutto senza nemmeno toccare davvero niente. È una sensazione strana, perché so che sono circondato da materia, ma allo stesso tempo non sono mai parte di essa. A volte mi sento come un'ombra che non può essere vista, ma che continua a correre da sola, senza fermarsi mai. Mi sembra di essere sempre "lontano", anche quando sono nel cuore del pianeta. Poi, però, c'è stato un momento che mi ha fatto sentire un po' meno solo. Ho incontrato Super-Kamiokande, quel gigantesco rilevatore sotterraneo di neutrini. È lì, immerso nell'acqua, a cercare di captare la nostra presenza. Di solito siamo invisibili, non lasciamo tracce, ma oggi, per un secondo, ho avuto la sensazione che qualcosa stesse cercando di notarmi. È come se l'acqua del rilevatore avesse percepito il mio passaggio. Non si tratta di un incontro vero e proprio, ma è come se, per un attimo, avessi lasciato una piccola traccia di me, qualcosa. Finalmente ho sentito di esistere.