Studente: Irene Cortecchia
Scuola: LICEO LEONARDO DA VINCI | LICEO LEONARDO DA VINCI
Sfida: 2 | Filmare la Scienza
Per rappresentare l’invisibilità della fisica penso non ci sia modo più efficace di questo: il pendolo di Newton, uno strumento comunemente utilizzato per spiegare le leggi della conservazione della quantità di moto in modo semplice e artistico. L’invisibilità qui è racchiusa negli urti che avvengono tra le tre sfere poste al centro: infatti sappiamo che, una volta che la sfera più esterna ha urtato la prima delle centrali, l’urto continua a propagarsi arrivando fino a quella dell’estremità opposta, semplicemente non lo possiamo vedere poiché al centro ogni sfera è circondata da altre che le impediscono il movimento. Quindi, ciò che per noi sembra quasi una magia, è in realtà l’invisibile scambio di velocità che avviene tra una sfera e l’altra (s1 ha V=tot, scontrandosi con s2, che ha V=0, le velocità si invertono e così via fino ad arrivare all’ultima sfera).