Studente: Beatrice Moscio
Scuola: "FERMI-POLO-MONTALE" | LICEO SCIENTIFICO
Sfida: 1 | Fotografare la scienza
L’essere umano è dotato di una retina bidimensionale e, grazie ad essa, possiamo percepire le tre dimensioni. Se avessimo una retina tridimensionale potremmo “scansionare” un corpo e vedere tutti gli organi, i vasi sanguigni, le ossa e quant’altro è presente nel suo corpo. La scienza, però, non si ferma al visibile, ma ipotizza l’esistenza di pluridimensioni, non percepibili naturalmente dall’uomo. Per questo motivo il nostro universo potrebbe essere pentadimensionale e così anche Dio, la nostra anima e tutto ciò che fin’ora è stata ritenuta “materia spirituale astratta”, assolutamente esterna alla scienza. Ora, grazie alla fisica quantistica, alla filosofia, agli schemi presenti in natura come la spirale aurea e alla probabile presenza di altre dimensioni, la pregiudicata colonna concreta chiamata “Scienza” e l’apparente astrattismo improbabile della religione, trovano una forza attrattiva e l’una non potrà più screditare l’altra.